domenica 24 agosto 2008

MEZZO PIENO O MEZZO VUOTO???

Sono tornato da poche ore dal mio viaggio, il mio viaggio atteso un anno, con un biglietto aereo cullato per otto mesi.
Come al solito mi son portato un paio di libri, uno di questi si intitola: "L'inattesa piega degli eventi".
Ed è quello che è successo a me.
Irlanda e Scozia, due paesi affascinanti ma, si sa, con un clima bizzaro, tendente al grigio, un pò umido, direi bagnaticcio.
Sfidarlo in bici non è da poco, ma ci abbiam provato, con tanto di mantelle, sacchi per i vestiti eccetera.
Ma non basta...e allora dopo cinque giorni....l'inattesa piega degli eventi.
Un posticino internet e un biglietto per un traghetto, destinazione Cherbourg, Normandia, la France.
Da qui parte un altro viaggio...e allora bisogna reinventarsi tutto, nuove mappe, nuove strade e via.
Le guide ormai inutilizzabili e il sogno del Ben Nevis svanito... e quindi? Il bicchiere come lo prendiamo, mezzo pieno o mezzo vuoto???
Si è vero, quello che volevo fare è saltato ma guardo i fatti, 600 e passa km in Irlanda, il Burren, le scogliere rocciose, il Connemara con le sue montagne e i suoi fiordi, le verdi contee di Mayo e Sligo...e poi le strade di Dublino in bici, la costa orientale dell'Irlanda, gli arcobaleni visti dopo i temporali....e poi la Francia, un paese vicino ma a me sconosciuto.
La bellezza della Normandia, con le cascine e le cittadine con la loro particolare architettura, i monumenti dedicati al celebre sbarco sulla Utah Beach, la bella città di Rouen....poi un salto in treno e via sulle Ardenne, i campi sterminati...le foreste che sembravano il mare, i paesini dove il tempo sembrava essersi fermato, l'attività agricola, i pascoli e le pale eoliche a sfruttare tutto il vento.
Poi altro viaggio in treno, 600 km e giù ad Avignone....bella città, affascinante e pulita....e poi fuori, sulle stradine torride, come il clima mediterraneo che mi fa conoscere un paesaggio nuovo, pini, ulivi, piantagioni di lavanda, i paesi costruiti sotto le montagne, il canyon sul Verdon e poi l'ingresso sulle Alpi Marittime, non potevo resitere al loro richiamo. Due giorni sugli 800-1000 metri, con qualche vetta intorno, ma poi le Alpi vere, prima il Col St. Michel a 1500 mt....e poi il Col de La Lombarde a 2350 metri....e il rientro in Italia fino a Vinadio, nel Cuneese, le stesse strade percorse dal Tour 2008. E sul colle, li si che ero sulle Alpi. Solo in tre ciclo-turisti, autori di questa mezza follia, 20 km di salita con 1500 metri di dislivello e una pendenza massima dell'8%.
Questa è la cronaca, poi ci sono gli incontri, chi ti chiede dove vai...con quella bici carica, Dana, la signora di Arklow che ci ha ospitato a dormire...il signore nel Connemara che mi vede scrutare la cartina e mi chiede "Ti sei perso?"..e allora mi indica la via giusta.
I due cuneesi con la targhetta "No Oil" della critical mass sulla bici...e tutti quelli che ci hanno alzato il pollice sulle strade in salita, ci hanno detto "Good Luck" in Irlanda e "Bon Courage" in Francia....
E poi la solita magia di questo mezzo unico...il primo mezzo che impari a usare, da bambino e che, se ti prende, non ti lascia andare. Quando fai un viaggio in bici, gli altri non saranno più uguali, perchè quando prendi in mano la cartina sai che quelle strade le hai percorse tu, con le tue gambe, quando leggi il nome di un paese hai un ricordo....anche dell'acqua o del freddo, o del caldo....o di quella strada dove ti sentivi il padrone...dove eri solo tu.
E poi alla sera la tenda....John Fante con la famiglia Molise a farti compagnia...e la baguette del Boulanger francese a ridarti la carica... o una Guinness a tirarti su.
Non metto foto, perchè nessuna foto potrà mai rendere l'idea della grandezza dell'Oceano, della vera altezza delle scogliere, della reale estensione delle foreste e dei parchi naturali, del vero colore della roccia provenzale.....della pendenza di quella strada, dell'altezza paurosa di quel canyon.....e del panorama a 360° che scruti su di un passo alpino.
Il bicchiere è per forza mezzo pieno....anche o, forse, soprattutto quando gli eventi prendono una piega inattesa.....

P.S. Ero fiducioso, per la prima volta in vita mia ho comprato degli occhiali da sole...be mi son serviti, in Provenza...ma comunque mi son serviti...

COME I BAMBINI DELL'ASILO

Qualche giorno fa ero a Rouen, in Normandia e ho trovato Repubblica.
Li ho letto della crisi georgiana...o meglio, della probabile crisi Mosca-Washington.
Il ministro Frattini segue la crisi dalle Maldive, provocando le critiche di qualche parlamentare dell'opposizione (o presunta tale, o meglio, l'opposizione ombra) che avrebbe preferito il rientro del ministro degli esteri alla Farnesina.
Risposta di Frattini: " Anche Prodi ai tempi della guerra in Libano non tornò dalle vacanze, qui i telefoni funzionano".
Io le scuse così le utilizzavo ai tempi della scuola, quando dicevo alla mamma: "Si, è andata male, ma a tutta la classe è andata così".
Certe risposte non dovrebbe darle un ministro, un uomo di cinquant'anni e passa, con alle spalle un ruolo di prestigio nell' Unione Europea.