martedì 13 marzo 2007

CAPISCE QUALCOSA?

Diversamente abili, disabili, handicappati, portatori di handicap, down, spastici, ritardati, schizofrenici, autistici, epilettici, tante parole e una sola realtà: soli e abbandonati.
E' da un pò che per mia scelta ho a che a fare (fortunatamente) con queste persone, ne sono strafiero e rimpiango solo di non averlo fatto prima.
Ma tante volte ti scoraggi, quante volte senti dire "poverino", "che disgrazia" e via dicendo, quante volte sono guardati male, quasi come fossero "alieni" e se ti trovi solo con un disabile (esperienza persnale) con un borsone in spalla, in un posto pieno di gente, con due porte da aprire, una sbarra da farti aprire non trovi un cane, uno, che ti dia una mano.
Però non posso lamentarmi, anch'io ero così prima di avvicinarmi a questa realtà, non ho nessun familiare, nè parente nè conoscente disabile, anch'io non sapevo come comportarmi.
In che società viviamo?
Abbiamo paura dei disabili, delle persone più deboli e fragili che esistano in questo pianeta, già da scuola (se la frequentano) sono emarginati, non hanno nessuno con cui condividere il tempo libero, siamo ancora pieni di barriere architettoniche, l'inserimento lavorativo (per chi potrebbe svolgere un lavoro) è quasi un miraggio e, comunque, è una battaglia durissima da affrontare.
Dov'è l'educazione civica?
Non dico che tutti dovrebbero fare volontariato od occuparsi in prima persona della questione, ma almeno affrontare questo problema (perchè è un problema), che può capitare a tutti.
Così la gente finirà di farti la solita domanda di merda: "Ma capisce qualcosa?"

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