giovedì 12 aprile 2007

LA CELEBRITA' IN UN DITO

Quanti conoscevano Franco Turigliatto prima del 21 Febbraio? Sicuramente, tranne i pochi intimi, nessuno.
Questo Franco lo sapeva bene, così quella maledetta mattina di fine inverno, mentre oltrepassava il portone di Palazzo Madama, un atroce dubbio lo assalì: "Che fare, diventare famoso e rubare un pò di popolarità a Mastella, o rimanere come un Del Pennino qualunque".
Il dubbio si trasformò in un insopportabile formicolio al dito durante la relazione sofferta di D'Alema e, giunti alla tanto attesa votazione, il dolore prese il sopravvento: "Il mio ditino mi duole troppo, lascio l'aula e divento famoso".
Come andò a finire quella giornata ormai è storia recente, col buon Romanone che salì l'impervia strada verso il Colle per rassegnare le dimissioni.
Il giorno dopo il nome Turigliatto riempì pagine e pagine dei quotidiani italiani (tutti di sinistra come disse Silvio), nacquero comitati di solidarietà per Franco che, allo stesso tempo, subì gli insulti di buona parte del popolo Unionista.
Ora Franco è in tour, alla maniera di Minghi e Biagio Antonacci, sì, è impegnato in tutta Italia in una serie di conferenze insieme ai compagni più oltranzisti della sinistra radicale, estrema, stalinista, marxista e chi più ne ha più ne metta..........
Il museo delle cere di Londra è già all'opera, un calco del ditino di Franco è stato prelevato di nascosto e, per l'estate, la copia del ditino sarà esposta.
Abbiamo un' anticipazione della didascalia: " 21/02/07, DITINO SCACCIA-PRODI"

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