mercoledì 28 febbraio 2007

ANCHE L'IKEA DA BOICOTTARE?

Secondo un articolo di Le Monde Diplomatique sì, infatti sul lungo servizio uscito a dicembre col Manifesto, vengono svelati i segreti della multinazionale del mobile (leggero).
Nonostane gli sforzi per avere un'immagine etica, anche l'azienda svedese sottopaga e sfrutta gli operai. Dove? Ovviamente in Asia, dove Ikea ha delocalizzato il 30% della produzione, sul 48% totale della produzione presente nei paesi in via di sviluppo.
Nell'articolo, che si occupa delle fabbriche in India, vengono fuori i soliti problemi,
lavoro 7 giorni su 7 sottopagato, straordinari pagati ancora meno.
E' l'altra faccia della medaglia di una ditta che ha distribuito 160 milioni di cataloghi, superando la Bibbia.
Ma soprattutto è una catena che rende felice milioni di pseudo-consumatori che amano trascorrere al suo interno i loro week-end. Come dargli torto? Cazzate di ogni tipo: piantine, portapenne, sgabellini, casette per bambini, bar e negozi con i prodotti svedesi, dai biscotti alla birra.
Addirittura in Francia migliaia di persone hanno firmato una petizione per chiedere l'apertura di un'Ikea nei loro paesi, visto che dovevano percorrere 200 km per comprare un mobiletto da mezzo chilo.
E' questa la gente che lotta, che lotta per il proprio futuro......

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