sabato 30 giugno 2007

...CI STUPISCI QUASI FOSSI NUOVO...

Terzo post musicale in pochi giorni, ma come si fa a non scrivere qualcosa dopo il concerto dei Marlene Kuntz di ieri sera a Cascina Monluè?
C'era molta attesa, ma soprattutto non sapevo cosa aspettarmi; i Marlene sono reduci da un tour Slow, dove regnavano i toni bassi e dove sono stati accantonati i pezzi più energici.
Bè è stato un bel trauma, però pian piano ho cominciato ad apprezzare questa nuova versione.
Appena entrati sul palco, vedo che Gianni Maroccolo non si siede come al solito, partono con "L'Inganno" presente sull'ultimo anno e tormentone dello S-low tour, poi è la volta di "Schiele, lei, me" anche questa suonata molto onestamente. Poi la certezza arriva con la terza canzone "L'agguato", tratta dal secondo album "Il Vile"....da qui capisco che per stasera niente S-low!
Si suesseguono diversi pezzi, suonati con la grinta e la precisione che li ha contraddistinti negli scorsi anni. Già da qualche anno dico che i Marlene sono il miglior gruppo rock italiano e, ieri sera, l'hanno solamente confermato. Tra l'altro guidati da un Cristiano Godano in forma smagliante che, da vero rocker, va più volte sulla soglia del palco a prendersi gli applausi.
La scossa arriva con "Trasudamerica" bellissimo pezzo di "Catartica", il loro album d'esordio e forse il più bello, suonata così bene da far venire i brividi, così come "La canzone che scrivo per te", trascinata da un grintoso rullante.
L'apice si tocca con "Festa Mesta", quando Godano comincia il pezzo inizia il delirio. La canzone viene urlata da tutto il pubbluco a squarciagola, così come me; tocca poi ad "Ape Regina", probabilmente una delle migliori suonate dal vivo, dove i cambi di ritmo sono semplicementi stupendi e dove spicca tutta la pulizia del suono dei Marlene.
Un paio di pezzi e il concerto volge al termine, resta un pò di amaro in bocca per non aver sentito canzoni come "Lieve" e "Sonica", ma la soddisfazione resta altissima.
Insomma un concerto perfetto, i soliti Marlene in grande forma, un suono distorto, energico ma pulitissimo e un Gianni Maroccolo in versione "Forma e Sostanza" al basso.
Cosa chiedere di più? Niente, solo poterli rivedere......cioè Venerdì 6/7 a Bergamo

"....la mostruosità di ciò ravviva la parte cattiva che non ho avuto mai....."

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