domenica 7 gennaio 2007

INCONTRO CON ALEX ZANOTELLI SULL' ACQUA A LECCO


Abbiamo partecipato all' incontro organizzato dal Comitato Lecchese per l' Acqua Pubblica, per presentare la legge di iniziativa popolare sull' acqua, a cui ha partecipato Alex Zanotelli.
Secondo il missionario comboniano, l' acqua sarà la causa dei prossimi conflitti, poiché il petrolio tra pochi decenni dovrebbe esaurursi.
Basti pensare a quanto sia vitale questa risorsa, insieme alla sua disponibilità; infatti di tutta l' acqua presente sul globo, solo il 3% è potabile, di cui il 2,70% è sfruttato dall' agricoltua industriale; inoltre non dobbiamo dimenticarci dell' effetto serra, che potrebbe provocare ( e sta già provocando) lo scioglimento di molti ghiacciai.
Ovviamente già molte multinazionali stanno cercando di mettere le mani su questa importante risorsa, tra l'altro, le prime otto di queste sono europee e solo la nona è statunitense; con la Francia che fa la parte del leone con Vivendi, Suez e Les Francais des Eaux, infatti nel paese transalpino già l' 80% dell' acqua è stata privatizzata.
Queste grandi aziende stanno già esercitando la loro imponente pressione sull' Unione Europea per far rientrare l' acqua fra i servizi, facendola diventare una vera e propria merce; basti pensare che a Bruxelles ci sono 15.000 persone stipendiate per far pressione sui 700 Europarlamentari.
In Italia c'è un enorme business sull' acqua minerale, con i maggiori gruppi che pagano cifre irrisorie
alle varie amministrazioni locali, per poi rivendere l'acqua imbottigliata ad un prezzo aumentato esponenzialmente. Curioso (ma abbastanza inquietante) il dato che ai produttori costa di più la bottiglia e l' etichetta che l' acqua stessa.
Zanotelli ha poi ricordato la lotta a cui ha partecipato in Campania, per evitare la privatizzazione di questo bene.
In Campania ci sono 4 Ato (ambito territoriale ottimale), che sono pochi rispetto alla Lombardia che ne ha uno per Provincia.
Nell' Ato 2, quello che comprende le province di Caserta e Napoli, quando è avvenuta la votazione sulla gestione dell' acqua era presente un numero ridottissimo di sindaci; addirittura alcuni avevano le deleghe di 20 “colleghi” che non avevano nemmeno convocato un consiglio comunale per discutere della votazione.
Da questa riunione è scaturita la privatizzazione dell'acqua a cui ha subito fatto seguito una protesta iniziata dal basso, precisamente dalla Rete Lilliput, che ha coinvolto vari soggetti e realtà locali, i
quali hanno convinto i sindaci a ripetere la votazione.
Inoltre sfruttando la notte bianca a Napoli, Zanotelli pensava di sfruttare l' intervento di Beppe Grillo per parlare pubblicamente del problema acqua, ma è stato bloccato pochi minuti prima dello spettacolo da due funzionari regionali. Successivamente, mentre Beppe Grillo era mpegnato nel suo intervento, lo spettacolo è stato sospeso a causa di problemi di ordine pubblico.
Questa vicenda è stata denunciata dalla stampa, fatto che ha costretto il presidente della Campnia Bassolino e il sindaco di Napoli Russo Jervolino, a riconvocare tutti i sindaci dell' Ato 2 per una nuova votazione, che ha decretato l'abbandono dalla gestione privatistica.
Il missionario ha poi menzionato anche il caso della Sicilia, dove il presidente Cuffaro può scegliere di affidare la gestione del servizio idrico in mani private, senza che il Governo possa intervenire, in quanto la Sicilia è una regione autonoma.
Questa legge di iniziativa popolare è sicuramente un' opportunità da non perdere, tra l'altro in uno dei tredici punti che la compongono, si chiede la fornitura gratuita giornaliera di 50 litri di acqua pro capite, in quanto questo quantitativo è stato deciso dall' Onu come fabbisogno indispensabile per l'uomo.
La sfida comincia il 13 gennaio 2007, maggiori informazioni si trovano sul sito www.acquabenecomune.org

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